mercoledì 31 luglio 2019

Laboratorio CAPIAMOCI il mio cane ed io, quando lui parla io guardo al NARRASTORIE di Arcidosso


“CAPIAMOCI!!!” un'avventura iniziata nell'ottobre del 2016, grazie alla collaborazione con la libreria per bambini Il Soffiasogni. Un laboratorio ideato per insegnare ai bambini come comunicare nel modo corretto con i loro amici cani, come approcciarsi, come rispettarli. In continua evoluzione, con il tempo si è arricchito con tante storie di lupi, di cani e di bambini. Tante letture, tanti giochi.
E' l'occasione per spiegare cosa significa entrare in empatia con chi è diverso da noi.
E ci sarà anche Ciccio l'acciacca cacche, che ci insegnerà che rispettare gli altri significa rispettare se stessi.
Quest'anno ho l'onore di presentare “CAPIAMOCI Il mio cane ed io, quando lui parla io guardo” al Narrastorie, il festival del racconto di strada ideato da Simone Cristicchi.
Un grazie infinito ad Emanuela, Sara e Roberta de Il Soffiasogni e Fabiana di ChissàDove, per la loro collaborazione, per crederci e per i continui incoraggiamenti.
Sarà un'emozione infinita, quindi non mancate, il 25 agosto 2019, ad Arcidosso, presso il Parco del Pero alle ore 10. Per bambini dai 7 ai 99 anni.
#narrastorie2019
#simonecristicchi

domenica 5 marzo 2017

Progetto CAPIAMOCI 2017 - Il cane e il suo linguaggio spiegato a bambini e ragazzi

L’uomo, nei millenni, ha sviluppato un sistema comunicativo complesso, strutturato attraverso un linguaggio essenzialmente verbale, fatto di suoni e di parole, perdendo o riducendo però la capacità di interpretare altri tipi di linguaggi, più comuni a tutti gli altri animali, come il linguaggio del corpo. E’ un linguaggio che non ha bisogno di parole, ma che ha la stessa capacità di evidenziare stati emozionali.

Abbiamo quindi perso la capacità di osservare tutti quei segnali che gli animali cercano di inviarci.

Con i nostri cani, la perdita di sensibilità a questo tipo di linguaggio e l’eccessivo antropocentrismo, ci portano a non saper comunicare più correttamente con loro, dando origine a incomprensioni che spesso imputiamo ai nostri amici a quattro zampe. Incomprensioni che quasi inevitabilmente sfociano in conflitti o incidenti più o meno gravi, in cui spesso sono i bambini ad esserne tristemente protagonisti.

E’ quindi importante saper interpretare questo linguaggio corporale, fatto di posture e di rituali, ed è importante che gli uomini e soprattutto i bambini imparino a riappropriarsi della capacità di interpretare e usare questo tipo di linguaggio.

Questo è il motivo che mi ha spinto a proporre questo progetto, che ho chiamato “CAPIAMOCI”, perché serve per farci vedere il cane da un punto di vista diverso, il suo, attraverso il suo linguaggio.

Obiettivo del corso è anche quello di insegnare ai bambini e ai ragazzi il modo corretto di approcciarsi al cane, sia che faccia parte della famiglia, o che sia sconosciuto, in modo che la convivenza sia sempre serena per tutti.

E’ un corso diverso, fatto non solo di teoria, ma anche di giochi e letture di storie che hanno come protagonisti i cani.

Il 26 marzo 2017 alle ore 17.00 presso la Biblioteca Attiva di Ariccia in via Flora 3, verrà fatta una presentazione per mostrare ai genitori tutte le tematiche affrontate nel corso e le sue finalità.
Il corso di quattro appuntamenti, si svolgerà sempre presso la Biblioteca Attiva, e si svolgerà nei giorni 1 - 8 - 15 - 22 aprile 2017 dalle ore 15.30 alle 17.00.

Gianni Casciano

Per info:
Facebook: Un Cane Mi Disse - ASD

Per iscriversi al corso:
uncanemidisse@gmail.com
cell. 338 62 49 146








Un piccolo spot per "Un Cane mi disse ..." realizzato grazie alla collaborazione della Marley Film - www.simonedurantegroup.it.
Un ringraziamento al mio amicone Balou e alla sua padrona Barbara Blaschko.

martedì 27 settembre 2016

Progetto "CAPIAMOCI" - Il linguaggio del cane spiegato a bambini e ragazzi

L’uomo, nei millenni, ha sviluppato un sistema comunicativo complesso, strutturato attraverso un linguaggio essenzialmente verbale, fatto di suoni e di parole, perdendo o riducendo però la capacità di interpretare altri tipi di linguaggi, più comuni a tutti gli altri animali, come il linguaggio del corpo. E’ un linguaggio che non ha bisogno di parole, ma che ha la stessa capacità di evidenziare stati emozionali.

Abbiamo quindi perso la capacità di osservare tutti quei segnali che gli animali cercano di inviarci.

Con i nostri cani, la perdita di sensibilità a questo tipo di linguaggio e l’eccessivo antropocentrismo, ci portano a non saper comunicare più correttamente con loro, dando origine a incomprensioni che spesso imputiamo ai nostri amici a quattro zampe. Incomprensioni che quasi inevitabilmente sfociano in conflitti o incidenti più o meno gravi, in cui spesso sono i bambini ad esserne tristemente protagonisti.

E’ quindi importante saper interpretare questo linguaggio corporale, fatto di posture e di rituali, ed è importante che gli uomini e soprattutto i bambini imparino a riappropriarsi della capacità di interpretare e usare questo tipo di linguaggio.

Questo è il motivo che mi ha spinto a proporre questo progetto, che ho chiamato “CAPIAMOCI”, perché serve per farci vedere il cane da un punto di vista diverso, il suo, attraverso il suo linguaggio.

Obiettivo del corso è anche quello di insegnare ai bambini e ai ragazzi il modo corretto di approcciarsi al cane, sia che faccia parte della famiglia, o che sia sconosciuto, in modo che la convivenza sia sempre serena per tutti.

E’ un corso diverso, fatto non solo di teoria, ma anche di giochi e letture di storie che hanno come protagonisti i cani.
Grazie alla disponibilità della libreria per bambini e ragazzi “IL SOFFIASOGNIvenerdì 30 settembre 2016 alle ore 17, potrò fare una presentazione dettagliata del programma del corso “CAPIAMOCI” per i genitori, gratuita con prenotazione.
Il corso, composto da 4 incontri, si svolgerà sempre presso la libreria tutti i venerdì di ottobre alle ore 17.

Per info e costi:
Libreria per bambini e ragazzi “IL SOFFIASOGNI”
via Andrea Costa 14, Albano Laziale
06.45.55.73.03



Gianni Casciano





mercoledì 13 luglio 2016

Ennesimo caso di un cane lasciato sul balcone assolato

Notizia di qualche giorno fa (10 luglio 2016) su vari giornali online di un cucciolo di cane di circa 3 mesi lasciato per molte ore su un balcone, al sole, senza una zona d’ombra e senza acqua. 
Alcuni vicini si sono trovati costretti, sentendo il cane lamentarsi per ore,  a chiamare i vigili del fuoco che prontamente sono intervenuti, salendo con una scala e portando via il cucciolo, che poi è stato affidato alle cure di un veterinario.

A questo punto ci sono da fare molte riflessioni, visto che di notizie di questo tipo, se ne leggono purtroppo molte.
La prima osservazione è che se si decide di prendere un cucciolo in famiglia, bisogna essere coscienti che si sta prendendo con se un essere vivente, con un’anima, una personalità e con tanti bisogni che devono essere appagati. Quindi occorre rendersi conto che dobbiamo dedicargli costantemente e quotidianamente del tempo, possibilmente di qualità, per accudirlo, farlo uscire e fargli fare attività motoria, indispensabile per tutti i cani di tutte le razze, età e dimensioni.

Il cane è un animale sociale e non è assolutamente vero che basta che si abbia un grande giardino o un bel balcone o terrazzo per farlo stare bene: il cane sta bene solo quando condivide con noi la sua quotidianità. Questo non significa che non possa stare solo per alcune ore al giorno, ma per quelle ore dobbiamo fare in modo che stia in un ambiente adeguato, fresco e con tanta acqua a disposizione; magari lasciando la finestra un poco aperta in modo che il cane possa rientrare in casa a suo piacimento.
Stesso discorso se si ha un giardino.
Se le ore che passiamo fuori casa sono molte, troppe (superiori a 8), e non abbiamo la possibilità di dedicare quotidianamente tempo e cure al cane, allora non prendiamolo: nessuna legge prevede che sia obbligatorio avere un cane.

Detto questo passiamo alla seconda riflessione: lasciare un cane per molte ore al sole, senza ne cibo ne acqua, è maltrattamento,  ed è reato penale con tutte le conseguenze del caso (Art. 727 del Codice Penale).

Se notiamo un cane su un balcone, dobbiamo poter valutare bene la situazione prima di intervenire:
  1. se il cane è sofferente, esposto al sole, senza acqua, allora occorre chiamare le forze dell’ordine, vigili urbani o carabinieri e i vigili del fuoco per poterlo mettere in sicurezza.
  2. Se il cane non è sofferente ma è da più giorni segregato sul balcone, senza aver visto interventi da parte dei proprietari, per prima cosa provare a contattarli spiegando loro che stanno commettendo un reato penale; Se non si riesce a contattarli o, come spesso succede, reagiscono in maniera poco civile, allora agire come per il punto 1.
  3. Se il cane è sul balcone ma con zona d’ombra e acqua a disposizione, non occorre intervenire, purché il tempo di isolamento del cane non superi mai le 6-8 ore.
Prima di prendere un cane in famiglia consultarsi con un educatore cinofilo o con il personale qualificato presente nei rifugi e nei canili, e se ci si rende conto che il tempo a nostra disposizione non è sufficiente, allora non adottiamolo, ci sarà una famiglia più adatta per lui.

Fonti:

giovedì 10 dicembre 2015

Voglio un cane !!!

Decidere di prendere un cane con se è una delle esperienze più appaganti che si possano fare nella vita.
Se poi in casa ci sono bambini, la convivenza con un cane diventa estremamente istruttiva per loro.
Imparano che i cani sono esseri viventi, che hanno dei bisogni, che provano emozioni e che sanno dare tanto affetto. Imparano che è possibile interagire con loro, ma attraverso un linguaggio diverso da quello umano.
Quindi per loro rimane poi facile capire che i cani, come tutti gli altri animali, hanno una loro individualità, una loro identità e una loro soggettività; in poche parole imparano a rispettare tutto ciò che è diverso da loro e ad avere estremo rispetto per la natura.

Fatta questa premessa occorre sottolineare quindi che il cane, non essendo un oggetto, ha dei bisogni fisici e mentali che deve soddisfare
quotidianamente e senza possibilità di rinvio.
Possiamo avere il giardino più bello del mondo, o la casa più grande e accogliente che esista, ma se non abbiamo il tempo necessario da dedicare al cane, forse è meglio rinunciare a prenderlo.
Inoltre il cane è un animale sociale, e come tale ha bisogno di far parte del nucleo familiare, trovando in esso un ruolo ben definito.

A tutto questo dobbiamo aggiungere che prendere un cane nella propria famiglia è anche un impegno economico non indifferente.

Quindi facciamo tutte le riflessioni necessarie.
E’ preferibile rinunciare piuttosto che provarci, prendendolo con se, per poi rendersi conto di non essere in grado di saperlo o poterlo gestire per vari motivi e riconsegnandolo quindi al mittente come se fosse un oggetto qualsiasi.

Se dopo tutte le dovute riflessioni siamo convinti, allora possiamo attivarci per la ricerca del cane giusto per noi, magari rivolgendoci ad un educatore cinofilo che saprà offrirci una buona consulenza sulla tipologia di cane adatto a noi e alla nostra famiglia e saprà seguirci nei giorni successivi all'adozione per educarlo nel modo migliore, affinché possa vivere serenamente la sua vita insieme a noi e al mondo che lo circonda.

GC

lunedì 30 novembre 2015

Woody - di Federico Baccomo




E' la storia di un cane, Woody, di razza basenji.
Un cane affezionatissimo alla sua padroncina, è cresciuto con lei.
Improvvisamente si ritrova in una situazione assurda, che non è la vita che aveva conosciuto fino a quel momento: dentro una gabbia, maltrattato.

L’autore, Federico Baccomo, dice “Era da un po' di tempo che pensavo a libri come Canto di Natale o Il Piccolo Principe, libri di dimensioni ridotte capaci di raccontare qualcosa di grande: ecco, Woody, questo cane così ingenuo, disarmato, immerso in un mondo troppo complicato, spesso ingiusto, mi sembra sia riuscito a portare con sé, a partire da quell'immagine dietro le sbarre, la storia che cercavo”.


E' la storia di una ingiustizia e della cattiveria insita nell'uomo.

E' un racconto che può essere letto tutto d'un fiato, che ti prende, ti scuote, ti fa ridere, piangere e arrabbiare …

Il tutto raccontato da direttamente da Woody.

GC